martedì 13 dicembre 2011

Tolto il velo sugli errori della gestione Gelmini


13/12/2011, 12:40 a cura di Gaia Seregni
MILANO, 13 DICEMBRE 2011 – Il ministro Profumo reintroduce il criterio della trasparenza permettendo di portare alla luce tutti gli errori della gestione dell’ex ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. In un articolo pubblicato oggi dalla Repubblica vengono evidenziati i problemi nelle scuole degli ultimi tre anni e i dati sono sconfortanti.


Dal 2008 c’è stato un crescendo di proteste da parte di insegnanti e genitori sulle misure adottate dal governo Berlusconi “contro” la scuola e sui disagi che esse comportavano: classi stracolme di alunni e disabili penalizzati. A queste lamentele il governo non dava molto peso e smentiva energicamente ogni accusa dicendo che erano senza fondamento. Eppure il ministero si premurava di nascondere meticolosamente ogni numero, di non presentare più nessuna sintesi di dati sulla scuola e di non pubblicare più tabelle e grafici che potessero svelare l’impatto della riforma Gelmini sulla scuola italiana. Le poche informazioni ottenibili erano date dall’ufficio stampa.

Oggi, grazie al ministro Francesco Profumo, si è potuto finalmente consultare quei dati.
Una norma del 1992 stabilisce che, per assicurare un’adeguata sicurezza in caso di incendio, il numero massimo di persone in un’aula scolastica deve essere di 26 (25 alunni e un insegnante). Nell’anno scolastico 2008/2009 le classi con più di 25 alunni erano l’11% e tre anni dopo, 2011/2012, sono cresciute al 17,3%: quasi sei punti in più.
Inoltre, nelle classi con un portatore di handicap il numero totale degli alunni deve essere pari a 20. Nel 2008/2009 le classi con un disabile e più di 20 alunni erano il 10,8%, mentre nel 2011/2012 il tasso è cresciuto al 13,4% con un record nella scuola media che vede un tasso del 23%.

Ma questi non sono gli unici problemi causati dalla riforma Gelmini. In una lettera pubblicata pochi giorni fa dall’Unità si parla del disagio di molti insegnanti, trattati solo come dei numeri e non come dei professionisti. La lettera parla delle difficoltà incontrate da molti professori durante un concorso per la selezione dei docenti da inviare all’estero, nelle scuole e nelle università. I candidati si sono ritrovati stipati in un’unica sede, con prove annullate o slittate di ore, persino di giorni. Docenti specializzati ben oltre il titolo di studio richiesto, insegnanti che vantano master e dottorati di ricerca, pubblicazioni presso importanti editori o su riviste internazionali....si sono ritrovati sminuiti e spersonalizzati dal sistema adottato per il test.
Ora che il “terremoto” Gelmini è passato si spera che le cose cambino e il sistema scolastico venga riportato a un livello più decente.
Gaia Seregni

(In foto: Mariastella Gelmini, fonte: tg24.sky.it)

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