giovedì 10 marzo 2011

Chiedo pochi istanti della tua attenzione



Diretta
Costituzione e scuola pubblica
manifestazioni in 100 città
A Roma il corteo principale per difendere la Carta e l'istruzione. Previste proteste anche nelle città europee. La Bindi: "In piazza per riscattare la dignità della nostra democrazia". La manifestazione nella capitale aperta dallo striscione "E' W la Costituzione" e da un tricolore grande 60 metri quadri. Centinaia di bandiere tricolori assieme a quelle delle organizzazioni sindacali della scuola. Un gruppo di alunni delle elementari con lo striscione: "La scuola è una cosa meravigliosa". Inno di Mameli e "Bella Ciao" le canzoni più "gettonate" tra i manifestanti. Alla manifestazione di Roma ha aderito anche Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati. (Aggiornato alle 16:57 del 12 marzo 2011)





Chiedo pochi istanti della tua attenzione


pubblicata da LucaStefano
Nicola Valerio Ruphus
11 marzo 2011 alle ore 7.39


Parlo alle amiche e agli amici di facebbok che hanno a cuore la cultura.
Parlo ai semplici conoscenti.
Chiedo a voi pochi secondi: 400 parole.

Alcuni voi non gradiranno ciò che scrivo: poco mi importa. Potete tranquillamente scriverlo.
Non sono troppe e non sono uno slogan.

La verbosità e lo slogan sono le forme dietro cui si cela la dittatura del Vuoto. Un’idea devastante. E vincente.
Mio nonno, contadino, mi diceva: “Studia, bimbo, perché i potenti ti fregano”.

Magari sbaglio, ma ai miei alunni dico sempre:

Osservate ciò che vi sta attorno.

Leggete.

Informatevi.

Costruitevi un’idea che parta dal vostro sentire e sia rafforzata nella razionalità.

Andate a teatro, andate al cinema.
Ascoltate musica che non sia solo in 4/4 da discoteca.
Siate colti.



Essere colti non vuol dire essere istruiti.
Vuol dire, prima di tutto, essere curiosi.
Ora ci governa il disincanto, la sfiducia. L’impotenza.

Non è S.B. il nemico. Lui è l’icona della dittatura del Vuoto.



Si ha, così, il saccheggio dell’istruzione pubblica, e la svalutazione sociale degli insegnanti.
Ed ecco i tagli a teatro, cinema, musica, arte, come se attori, musicisti, cantanti e ballerini fossero degli esseri disonorevoli da emarginare. Così erano gli jongleurs nell’alto Medio Evo.
L’arte non è solo estetica. È anche etica.

Se non c’è più scuola, non c’è più confronto e non si cresce mai.
Il teatro è la culla della democrazia.
Il Vuoto ci ordina di cancellare il teatro e con Lui tutte le altre espressioni artistiche.

Il Vuoto cancella, di fatto, la democrazia: sono permesse solo le idee che non gli creano pericolo.
Chi non si omologa, è fuori dai giochi: si è imboccata la discesa che porta al neonazismo.



Chiedo a tutti noi, nei modi e nelle forme possibili di tirare fuori l’energia, la poca che ci rimane, e di reagire: ognuno nelle proprie forme.
Non è da tutti, lo so, scendere in piazza.

Chi può, lo faccia: disturbare la corrente degli Ignavi non è un male. Leggere frammenti di Dante, Pasolini, della Costituzione Italiana nei bar, nei ristoranti, nei centri commerciali, disturbando, anche per pochi secondi, la tranquilla corsa al consumo inconsapevole, sarà salutare.

Alcuni di noi rifletteranno
Altri, magari soverchiati da problemi contingenti (ne ho io stesso, con genitori anziani e malati), scriveranno e diffonderanno un senso.

Io, però, non sopporto più questo stato di cose.
Ho bisogno di fare qualcosa.
Ho bisogno di esserci.



Luca Valerio

Nessun commento:

Posta un commento